STUDI SCIENTIFICI STIMANO CHE LA NON CORRETTA DIGESTIONE DEL LATTOSIO RIGUARDI IN MEDIA IL 65% DELLA POPOLAZIONE, OSSIA CIRCA 2 PERSONE SU 3!

Che cos’è il lattosio?

Il lattosio è uno zucchero, più precisamente un disaccaride,
formato quindi da due zuccheri più piccoli, detti monosaccaridi,
che sono glucosio e galattosio.
Anche il saccarosio, il più comune zucchero utilizzato, è un disaccaride, formato da glucosio e fruttosio. I due monosaccaridi vengono legati chimicamente per formare il disaccaride e questo legame si può in seguito rompere e proprio nella digestione ciò è necessario.

Il lattosio è uno zucchero, più precisamente un disaccaride, formato quindi da due zuccheri più piccoli, detti monosaccaridi, che sono glucosio e galattosio. Anche il saccarosio, il più comune zucchero utilizzato, è un disaccaride, formato da glucosio e fruttosio. I due monosaccaridi vengono legati chimicamente per formare il disaccaride e questo legame si può in seguito rompere e proprio nella digestione ciò è necessario.

La digestione

L’enzima che rompe il legame del lattosio e permette quindi la digestione si chiama lattasi e il nostro intestino lo produce fisiologicamente nei primi mesi di vita, consentendoci di nutrirci attraverso il latte materno.

Ogni mammifero nel suo ciclo vitale in natura smetterebbe di bere latte e passerebbe ad una dieta solida, motivo per cui la quantità di lattasi va via a via a diminuire con l’età, non permettendo più la digestione del lattosio, portando ai caratteristici sintomi. Le persone che hanno una bassa percentuale residua di funzionalità della lattasi sono dette “lactose non persistent” e sono appunto tra il 66 e il 75% della popolazione.

Chiaramente tra le varie popolazioni mondiali c’è una grande differenza: le popolazioni che sono state più significativamente coinvolte dall’allevamento di vacche e che quindi consumavano latte, anche se in maniera minore dell’attuale consumo, sono leggermente più predisposte a livello genetico alla digestione del lattosio, risultando in una minor percentuale di lactose non persistent rispetto ad altre popolazioni che non hanno avuto nel loro sviluppo una storia di allevamento bovino.

Sintomi

Una mancata digestione si accompagna a vari sintomi, dei quali vengono spesso considerati solo quelli più eclatanti, come mal di pancia, nausea e diarrea, ma tra cui di fatto si annoverano anche malessere, senso di gonfiore e pesantezza, stanchezza, che molte persone provano dopo aver mangiato un cibo ricco in lattosio.

Più cremosità

Il lattosio è anche il primo zucchero che si scioglie nel gelato.

Dopo un po’ di tempo infatti che sarà uscito dal mantecatore, tenderà a separarsi nuovamente, creando cristalli.

Viceversa se nella preparazione viene utilizzato Zero5 Lact, tutto ciò non avviene, risultando in un gelato più soffice, cremoso e meno pesante anche per il consumatore.

Il lattosio è anche il primo zucchero che si scioglie nel gelato.

Dopo un po’ di tempo infatti che sarà uscito dal mantecatore, tenderà a separarsi nuovamente, creando cristalli.

Viceversa se nella preparazione viene utilizzato Zero5 Lact, tutto ciò non avviene, risultando in un gelato più soffice, cremoso e meno pesante anche per il consumatore.

Il potere dolcificante

Il potere dolcificante è una misura della capacità di uno zucchero di dolcificare, ed è quindi indice di quanto zucchero serve per portare un preparato al grado di dolcezza desiderato. Per convenzione si considera come unità di misura il saccarosio, che ha quindi la misura di 1 e si rapportano gli altri zuccheri in base ad esso, definendoli quindi, numericamente, più o meno forti (e quindi più o meno dolci). Il lattosio ha un potere dolcificante di 0.2, è quindi 5 volte meno dolce del saccarosio. Per preparare una ricetta in cui è contenuto il lattosio, per raggiungere un certo grado di dolcezza, servirà più saccarosio.

Utilizzando Zero5 Lact, il lattosio viene scisso nelle sue componenti glucosio e galattosio, che hanno rispettivamente un potere dolcificante di 0.74 e 0.22, paragonabile quindi a quello del saccarosio. Per preparare una ricetta, utilizzando Zero5 Lact, servirà dunque meno saccarosio per raggiungere il grado di dolcezza desiderato.

Meno calorie

Il saccarosio ha un apporto energetico di 4kcal per grammo, paragonabile a quello del lattosio che è di poco inferiore.

Come detto sopra però, per ottenere lo stesso effetto in termini di dolcezza in un preparato con una fissa quantità di lattosio, sarà necessario aggiungere più saccarosio, risultando in un preparato più calorico.

Se invece utilizzassimo Zero5 Lact, che scinde il lattosio nelle due componenti e permette alla stessa quantità di latte di risultare più dolce, sarà necessario aggiungere meno saccarosio per arrivare alla dolcezza desiderata, risultando quindi in minori calorie, che a loro volta rendono il preparato più leggero.

Le qualità

Spesso si associano al lattosio diverse qualità, come l’aumento del calcio e il conseguente potenziamento osseo.

Tuttavia queste caratteristiche non sono direttamente associate al lattosio, ma ad altre componenti presenti nel latte.

Diminuendo drasticamente il contenuto di lattosio, non si vanno ad inficiare minimamente i benefici del latte, come la grande presenza di proteine, di zinco e di calcio.

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